FAQ - Il sopralluogo tecnico in centrale termica per l'incarico di Terzo Responsabile

Barbara Atzori, consulente impiantistica termica.

Il terzo responsabile deve specificare i nominativi delle persone tecniche abilitate ad accedere alla centrale termica?

Il Terzo Responsabile deve nominare un conduttore abilitato per generatori a combustione con potenza superiore a 232 kW (rif. Dlgs 152/06 e ss.mm.ii., art. 287, comma 1, e normative regionali applicabili). Sulla porta della centrale termica sarà poi sufficiente esporre una cartellonistica con l’indicazione “Vietato l’ingresso ai non addetti ai lavori” o simile. In ogni caso, il Terzo Responsabile dovrà essere sempre informato su chi entra nella centrale e per quale motivo.

In qualità di Terzo Responsabile, se segnalo dei lavori necessari che poi non vengono eseguiti, posso richiedere il compenso per il lavoro svolto, avendo adempiuto al mio compito di segnalazione delle problematiche riscontrate?

Riferimento all’art. 6, comma 2, del DPR 74/2013. Dopo la segnalazione di un impianto non a norma, trascorsi i termini previsti dalla legge, il contratto decade automaticamente. È consigliabile inserire nel contratto una clausola che stabilisca come verranno calcolati i compensi in caso di decadenza anticipata del contratto. La manutenzione potrà invece essere mantenuta, purché il contratto sia stato redatto in modo adeguato.

I dispositivi INAIL scadono dopo 5 anni dalla data indicata sulla targhetta di costruzione o 5 anni dall’installazione?

I dispositivi INAIL, in particolare le valvole, sono dotati di una “targhetta” INAIL rilasciata dal fornitore, che certifica la validità della taratura. Alla scadenza della taratura, è possibile scegliere se inviare il componente al fabbricante per una nuova taratura o, per i dispositivi di dimensioni ridotte, sostituirlo direttamente.

Se qualcuno mi chiede ancora di effettuare la verifica del rendimento delle caldaie oltre i 350 kW, è ancora corretto farlo? È obbligatorio eseguire le due analisi dei fumi ogni anno?

La verifica del solo rendimento a metà della stagione di riscaldamento è in vigore in alcune regione sulla base dell'applicativo regionale del DPR74.

È possibile avere un elenco della documentazione da richiedere prima del sopralluogo?

Posso suggerire di consultare l’elenco indicato nell’art. 8, comma 8, della DGR 3502/2021 della Regione Lombardia. Sebbene l’elenco non sia esaustivo, rappresenta una buona guida di base. Il Terzo Responsabile deve poi definire, in base al tipo di impianto, quali documenti richiedere.

Se il condominio non installa l'impianto contro la legionella, chi è responsabile? Questo può essere motivo per terminare il contratto?

La prevenzione della legionella è un tema delicato, e la relativa legislazione è complessa, in gran parte regionale. Ritengo che, laddove sussista un rischio di legionella e il progetto preveda appositi accorgimenti, il responsabile non possa delegare la questione a un Terzo Responsabile senza averla regolata adeguatamente a livello contrattuale e/o impiantistico.

Se prendo in carico un impianto in cui è presente anche una pompa di calore, divento Terzo Responsabile anche di quest'ultima? In tal caso, divento automaticamente anche l'Operatore F-gas?

Chiarisco innanzitutto che essere Terzo Responsabile non implica automaticamente essere Operatore F-gas; si tratta di una delega che il proprietario può decidere di conferire oppure no, in base alla propria legislazione, che non ha nulla a che vedere con quella da cui deriva la figura del Terzo Responsabile. Detto ciò, è possibile includere la delega come Operatore F-gas nel contratto, specificando anche che non ci si assumono oneri in tal senso.

 

Per quanto riguarda la presenza di una pompa di calore, il Terzo Responsabile è responsabile dell'intero impianto termico e non solo della centrale termica. L'impianto termico è definito nel DPR 74/2013. Pertanto, se c'è una pompa di calore e questa è uno dei generatori dell'impianto termico affidato, allora rientra nel contratto di Terzo Responsabile. Suggerisco quindi di specificare con precisione nel contratto la composizione dell'impianto, indicando quali generatori, accumuli, ecc. sono inclusi.

Come si può valutare il costo specifico per il ruolo di Terzo Responsabile?

Ogni azienda deve effettuare una propria valutazione in merito, tenendo conto delle specifiche esigenze. È importante considerare vari fattori, come la complessità dell'impianto, le responsabilità associate al ruolo di Terzo Responsabile e i costi operativi. 

Il proprietario di un impianto può sottoscrivere un contratto di Terzo Responsabile con un'azienda e un contratto di manutenzione con un'altra azienda, oppure è obbligato a conferire entrambi i ruoli a un'unica azienda, che poi può subappaltare la parte relativa alla manutenzione?

Richiamo l’art. 6, comma 6: “Il Terzo Responsabile non può delegare ad altri le responsabilità assunte e può ricorrere solo occasionalmente al subappalto o all'affidamento di alcune attività di sua competenza, fermo restando il rispetto del decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 gennaio 2008, n. 37, per le sole attività di manutenzione, mantenendo comunque la propria diretta responsabilità ai sensi e per gli effetti dell'articolo 1667 e seguenti del codice civile.”

Nel DPR 74/13 si menziona che, riguardo alla documentazione, il committente deve fornire una dichiarazione attestante l'assenza di amianto nei componenti dell'impianto. Se il committente non è disposto a fornire tale dichiarazione e non ci sono aziende disponibili a certificare la situazione, come ci si deve comportare?
Le verifiche dei dispositivi INAIL ogni 5 anni sono valide per qualsiasi tipologia di impianto con potenza superiore a 35 kW (condomini, civile, industriale, ecc.)?

Il riferimento corretto è nel Dlgs 81/08 e ss.mm.ii. La legislazione sull'amianto è articolata e occorre considerare l'intero corpus normativo in materia. In alcuni casi, potrebbe essere proposta una verifica limitata ai soli locali tecnici, da includere nell'offerta per il ruolo di Terzo Responsabile.

Per quanto riguarda la questione delle chiavi della centrale termica, essendo noi Terzi Responsabili, abbiamo l'accesso esclusivo. Tuttavia, è opportuno lasciare una copia delle chiavi all'amministratore in caso di emergenze? Di solito, c'è un portiere o un residente del condominio che chiede di avere le chiavi, sostenendo di averle avute in passato. Esiste qualcosa di scritto a cui poter fare riferimento, in merito al fatto che, per responsabilità legate all'impianto, non possiamo lasciare le chiavi?

Non è importante chi possieda le chiavi; ciò che conta è che gli accessi alla centrale termica devono essere effettuati esclusivamente da addetti ai lavori (come indicato nella cartellonistica) e sotto il controllo del Terzo Responsabile. È necessario specificare chiaramente nel contratto questa disposizione (ad esempio, l’accesso è consentito solo con il conduttore, al costo di euro xxxx) e indicare le eventuali conseguenze in caso di violazione.

Rispetto alla contabilizzazione, è possibile assumere l'incarico di Terzo Responsabile in una centrale termica in cui l'amministratore ha già accordi pregressi con un'azienda che si occupa di tale attività?

È possibile, ma il Terzo Responsabile deve essere informato di tutte le attività svolte e degli accessi effettuati. 

C'è un modello contrattuale che si può utilizzare come riferimento per separare i tre contratti: Manutenzione, Conduzione e Terzo Responsabile?

No, ma in alcuni decreti regionali (es: DGR 3502/2021 Regione Lombardia) vengono riportati dei contratti tipo non vincolanti.

Il Terzo Responsabile può essere nominato per qualsiasi tipologia di impianto termico? Esiste una potenza minima? Ci sono specifiche riguardanti il termovettore principale, come aria, acqua o gas? Quali sono i requisiti minimi in questo caso?

Riferimento DPR 74/2013 art 6 comma 1 : “L'esercizio, la conduzione, il controllo, la manutenzione dell'impianto termico e il rispetto delle disposizioni di legge in materia di efficienza energetica sono affidati al responsabile dell'impianto, che può delegarle ad un terzo. La delega al terzo responsabile non è consentita nel caso di singole unità immobiliari residenziali in cui il generatore o i generatori non siano installati in locale tecnico esclusivamente dedicato. In tutti i casi in cui nello stesso locale tecnico siano presenti generatori di calore oppure macchine frigorifere al servizio di più impianti termici, può essere delegato un unico terzo responsabile che risponde delle predette attività degli impianti.“

Nelle caratteristiche del Terzo Responsabile si è affermato che "a volte deve avere una certificazione ISO". Qual è la discriminante per stabilire quando è necessaria e quando non lo è?

Riferimento DPR 74/2013 art.6 comma 8: “Nel caso di impianti termici con potenza nominale al focolare superiore a 350 kW, ferma restando la normativa vigente in materia di appalti pubblici, il terzo responsabile deve essere in possesso di certificazione UNI EN ISO 9001 relativa all'attività di gestione e manutenzione degli impianti termici, o attestazione rilasciata ai sensi del d.P.R. del 5 ottobre 2010, n. 207, nelle categorie OG 11, impianti tecnologici, oppure OS 28.“

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